Uno dei software più utilizzati per il controllo remoto via Internet e per il meeting online è sicuramente Team Viewer. La nuova release, la 9, viene venduta in tre diverse versioni con tre differenti prezzi: Business, Premium e Corporate,che costano rispettivamente 608,78, 1.217,56 e 2.427,80 euro (Iva inclusa). La versione per uso privato è invece gratuita ed è disponibile per Windows, Linux e Mac Os.
Uno dei punti di forza di questo programma è che riesce a instaurare la connessione tra computer controllato e controllante persino quando i due sistemi appartengono a reti private differenti e non dispongono di un indirizzo Ip statico; l’unico requisito è che entrambi possano navigare senza restrizioni sul Web. Oltre al semplice telecontrollo, TeamViewer permette anche la collaborazione: consente infatti di creare meeting online – con supporto di chat testuale, audio e persino video – per i quali mette a disposizione vari tool tra cui una lavagna elettronica.
Un’alternativa per il controllo remoto del pc è LogMeIn – un altro efficiente tool di telecontrollo in passato gratuito per uso non professionale – è diventato un prodotto esclusivamente commerciale.
Proprio all’account TeamViewer è legata una delle principali novità di questa versione: l’autenticazione a due fattori, che migliora enormemente la sicurezza del prodotto. Per poter fare logon all’account ora è necessario fornire, in aggiunta al nome utente e alla corrispondente password, anche un codice numerico usa-e-getta. L’implementazione si appoggia all’infrastruttura Google Authenticator, utilizzata da molti altri servizi (un esempio tra i tanti: Dropbox), quindi per generare al volo il codice usato come secondo fattore si deve usare l’App gratuita che Google produce per le tre principali piattaforme di smartphone: iOS, Android e Blackberry. L’autenticazione a due fattori è opzionale; quando
la si attiva il sistema genera anche una password alfanumerica di emergenza, particolarmente robusta, che permette di ripristinare il meccanismo di autenticazione standard in caso ad esempio di smarrimento dello smartphone.
Un’altra novità riguarda l’interfaccia,che è stata leggermente semplificata e ora consente di mantenere attive più sessioni remote nella stessa finestra, ciascuna in una scheda dedicata. Le schede sono rappresentate dai nomi delle sessioni che compaiono direttamente nella barra del titolo della finestra di TeamViewer, separati da una sottile lineetta verticale; il nome della sessione attiva è indicato da un piccolo triangolo scuro.
Nuovo è poi il supporto dello standard Wake on Lan, grazie al quale si può risvegliare un computer remoto che si trova in fase di standby inviandogli via rete un pacchetto dati particolare, chiamato “Magic Packet” (pacchetto magico). Se nella rete a cui è collegato il computer in standby è presente un altro sistema acceso e con TeamViewer 9 attivo, non serve praticamente alcuna configurazione per poter utilizzare il Wake on Lan. In caso contrario è necessario impostare in modo opportuno il router della rete remota (che dovrà
disporre di un indirizzo pubblico e consentire il port forwarding).
TeamViewer 9 ora supporta il copia e incolla basato sulla clipboard. Il supporto non lavora solo a livello di file, ma anche di porzioni di documento: ad esempio, copiare in locale un’immagine o un frammento di una tabella Excel e inserirlo in un documento Word sul computer controllato è questione di un attimo e non presenta alcuna difficoltà.
La versione 9 stata ottimizzata per quanto riguarda la trasmissione dei flussi video; ora è
possibile – a patto di disporre della banda necessaria – mostrare un video ai partecipanti di un meeting oppure osservare in tempo reale un filmato YouTube in fase di riproduzione su un computer telecontrollato.